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Previste in provincia, per il trimestre novembre–gennaio, quasi 9.000 assunzioni

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La Camera di commercio della Romagna diffonde le previsioni occupazionali per il trimestre novembre 2024–gennaio 2025: le imprese hanno programmato complessivamente 16.560 nuovi ingressi nelle province di Forlì-Cesena e Rimini. Fondamentale il contributo al lavoro dall’immigrazione ‘passaggio d’epoca’ demografico. Dalle analisi occupazionali diffuse dalla Camera di commercio della Romagna, gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, per il trimestre novembre 2024 – gennaio 2025 sono 16.560.

Gli ingressi previsti nel mese di novembre sono 5.670, 3.050 a Forlì-Cesena e 2.620 a Rimini, e rappresentano il 15,9% del dato regionale (-0,4% rispetto al mese precedente) pari a 35.600 l’8,3% (-0,5%) degli ingressi previsti in Italia, pari a 428.000 (-61.000 rispetto a ottobre). La Camera di commercio della Romagna diffonde le previsioni occupazionali provinciali, elaborate dalle analisi di Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalle Camere di commercio italiane.

In provincia di Forlì-Cesena, gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) per il trimestre novembre 2024–gennaio 2025, sono 8.890. Per il mese di novembre le entrate previste sono 3.050. Ancora preponderante l’impiego dei contratti a tempo determinato, pari all’80%. Per quanto riguarda le entrate nel trimestre, i 5 principali settori di attività, in valore assoluto, risultano il Commercio con 670, i Servizi di alloggio/ristorazione/turismo con 550 ingressi previsti, i Servizi alle persone con 310, le Costruzioni entrambi con 230 e i Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone 170.

Le entrate previste si concentrano per il 67% nel settore servizi, che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone -1% (rispetto a ottobre), e nel 55% dei casi in imprese con meno di 50 dipendenti, -4%. Una quota pari al 31% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni (+2%); il 22% delle imprese prevede di assumere personale immigrato (+1%). Nel 63% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore (+3%), ma in 49 casi su 100 crescono le difficoltà a trovare i profili desiderati riscontrate dalle imprese.