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Londrillo e Tassinari: «La destra nega l’emergenza climatica ed è nemica dell’ambiente»
«Siamo molto stupiti delle parole del candidato di Fratelli d’Italia che attacca i Verdi e quella che definisce “ideologia Green”. La destra italiana e mondiale nega sia l’esistenza stessa della emergenza climatica sia le sue cause, spesso sapendo di mentire ma solo allo scopo di difendere gli interessi dei maggiori inquinatori del mondo. Quella che Fratelli d’Italia definisce “ideologia Green” non è altro che una cruda verità scientifica, che fornisce sia gli strumenti per capire quello che sta succedendo, sia le necessarie contromisure. Per quanto riguarda i fiumi, se avessimo ascoltato le indicazioni della scienza avremmo lasciato loro spazio per allargarsi durante le alluvioni senza creare danni. Invece si pretende di costruire capannoni a ridosso degli alvei, di continuare a cementificare senza freni e limitazioni, minacciare non solo l’ambiente ma anche le case dei cittadini che vivono a fianco» è il commento di Sara Londrillo e Alessandro Tassinari candidati per Alleanza Verdi e Sinistra alle elezioni regionali nella provincia di Forlì-Cesena.
«L’ideologia della crescita infinita, non solo economica ma anche dell’impatto dell’uomo su un Pianeta finito, non ha senso, lo capirebbe anche uno studente delle scuole elementari e certamente lo capiscono anche i candidati che oggi accusano i verdi. La logica nascosta che sta dietro queste scelte è quella di sfruttare al massimo le risorse oggi, trarne il maggiore profitto possibile, disinteressarsi del futuro dei nostri figli che avranno in eredità solo cemento e capannoni vuoti» insistono i due candidati dei Verdi.
«Quanto alla follia della proposta di risolvere le alluvioni con le dighe, basterebbe non far finta di ignorare che nel solo maggio 2023 sono caduti quantitativi d’acqua 30 volte superiori a Ridracoli: anche pensando di svuotarla completamente prima di ogni previsione di pioggia, ne servirebbero altre 29. Noi abbiamo una visione diametralmente opposta, pensiamo sia meglio non prendere in giro i cittadini ma proporre una serie di interventi di mitigazione, per i quali serviranno certamente fondi ingenti, che il governo invece di aumentare ha recentemente tagliato di circa 400 milioni di euro» concludono Londrillo e Tassinari.