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Il PD sul bilancio: “Variazioni ad ogni Consiglio, la città è governata giorno per giorno”

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«Durante l’ultimo Consiglio comunale la Giunta ha presentato una maxi-delibera di bilancio formata da oltre 40 variazioni, relative a molteplici capitoli di spesa, argomenti e origine dei fondi. L’arrivo in Consiglio di una delibera di questa natura a un mese dalla predisposizione naturale del bilancio del Comune per il 2025, rappresenta un fatto inusuale e certifica il fallimento della precedente programmazione, e conseguente gestione della spesa, da parte dell’Amministrazione. Del resto, a comporre la variazione di bilancio, sono pressoché per intero progetti vecchi, annunciati per tutti i passati cinque anni come di imminente conclusione e però mai ultimati, e tante volte neppure avviati, a dimostrazione di un evidente deficit della Giunta nelle capacità operative e di spesa. Come abbiamo rilevato anche nella seduta di ieri della I Commissione consiliare, questa Amministrazione sin dal suo esordio si è caratterizzata per il continuo ed eccessivo ricorso alla pratica delle variazioni di bilancio, dando prova di limiti nella capacità di programmazione della spesa e condannando la città ad un governo del “giorno per giorno”, senza priorità e visione strategica» è l’analisi del Gruppo consiliare PD Forlì.

Tornando alla maxi delibera dello scorso Consiglio, data la varietà degli interventi previsti «ne abbiamo giudicati alcuni condivisibili, seppur in ritardo e spesso parziali, mentre su altri ci eravamo già espressi in termini negativi, così come lo avevano fatto i cittadini forlivesi. Per questo motivo abbiamo proposto alla maggioranza una soluzione che permettesse di fare ordine e di approfondire insieme i contenuti della delibera e anche di esprimere il nostro voto favorevole su quanto utile per la città.
È questo il caso dei numerosi interventi per i quali il Comune ha ricevuto fondi dalla Regione Emilia-Romagna: risorse per abbattere le rette dei nidi e per aumentare i posti, tre milioni di euro di finanziamenti per sistemare, dopo tanti anni di ritardi, le sezioni anagrafe e tributi del Comune. È il caso anche delle risorse riconosciute dalla struttura commissariale per le case popolari alluvionate, per ottenere lo stanziamento delle quali nell’ultimo anno e mezzo ci siamo battuti fortemente come opposizioni, a fronte dello scarso interesse della Giunta» insistono i Dem forlivesi.

«È il caso delle risorse, seppur parziali e limitate, che finalmente sono state reperite per il recupero di alcune delle tante case popolari sfitte della nostra città, un intervento a cui la Giunta si è risolta, dopo tanti anni di incuria, solo a seguito dalle battaglie dell’opposizione. Su questi interventi, nonostante le perplessità sui ritardi e sul carattere confuso della delibera, abbiamo espresso la nostra disponibilità a votare a favore, sbattendo però contro la chiusura della maggioranza, che ha tirato dritto facendo mettere al voto l’intero pacchetto, benché non ci fossero vincoli di unicità della delibera e nemmeno scadenze impellenti di approvazione. Dimostrando con ciò un limite di autosufficienza e di chiusura al confronto che purtroppo rappresenta un elemento di continuità coi 5 anni precedenti. Chiaramente a queste condizioni era impossibile dare un voto favorevole ad una delibera che conteneva anche diversi interventi non condivisibili, a partire da quello che impiega milioni di euro dei forlivesi per smontare e mettere in deposito la collezione Verzocchi, disallestire il museo di palazzo Romagnoli (uno dei pochi funzionanti in una città in cui tutti sono chiusi) e realizzare un riallestimento di palazzo Albertini tanto costoso quanto culturalmente discutibile. Di fronte a questa chiusura, abbiamo espresso la nostra protesta non partecipando al voto, prendendo atto della deliberata volontà della maggioranza di negare ogni dialogo costruttivo per il bene della città» conclude il Gruppo consiliare PD Forlì.