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Fiumi: «Sanità romagnola allo sbando? Da Pestelli fotografia non credibile»

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Dispiace rimarcarlo, ma l’analisi del candidato di FdI Luca Pestelli sull’Ausl della Romagna e sul Servizio Sanitario Regionale è un mix di disinformazione e propaganda”. Lo sostiene Michele Fiumi, candidato della lista “Civici con De Pascale presidente” che parla di “toni accusatori” e di “una demagogia populista ormai decotta”.

Secondo Fiumi “il quadro della nostra sanità – regionale e locale – è lontano anni luce lontano dal disastroso affresco dipinto da Pestelli. Andiamo con ordine: lui sostiene che la dimensione ‘macro’ dell’Ausl unica della Romagna sia la causa della scadente offerta di assistenza di prossimità e che l’Ausl romagnola sia l’unica ad avere tali proporzioni. Si tratta di un’affermazione falsa visto che, tanto per fare qualche esempio, l’Ausl metropolitana di Bologna conta circa un milione di abitanti. Perché si va verso un’estensione delle Aziende territoriali? Perché le grandi dimensioni consentono preziose ‘economie di scala’, come ad esempio l’uso più flessibile del personale. È in ragione di ciò che l’Ausl della Romagna ha ottenuto risparmi gestionali importanti”.

“E qualcosa ne dovrebbe sapere anche il Comune di Forlì – prosegue Fiumi – visto che, nel 2022, ha consumato circa 500.000 € in più della sua dotazione di ‘fondo regionale per la non autosufficienza’ e, sulla base di una conseguente richiesta di aiuto solidale, ha potuto beneficiare dei risparmi generati da altri Distretti dell’Ausl (in primis, Riccione e Cattolica) proprio perché questa è unica nella sua gestione economico/finanziaria”.

Il candidato Pestelli è per caso a conoscenza che la Regione Emilia Romagna, per evitare il tracollo del proprio sistema assistenziale, ha aggiunto di suo un miliardo di euro agli insufficienti trasferimenti dello Stato?”. “Sostiene, inoltre, Pestelli che nella vicina Regione Marche esistono, diversamente da noi, Ausl di 70.000 abitanti. Pura fantasia: la realtà ci dice, invece, che il milione e mezzo di abitanti delle Marche sono stati suddivisi in 5 Aziende di circa 300.000 abitanti ciascuna (quella di Pesaro Urbino ne conta 370.000)”.

Ma, secondo Fiumi, la “carrellata di falsità del candidato di FdI non finisce qui. Innanzitutto, il deprecato ‘verticismo aziendale’ non lede in alcun modo l’attenzione data allo sviluppo dei servizi territoriali di prossimità. Questi, infatti, vengono promossi all’interno dei Distretti sociosanitari (con una popolazione media di 150/170.000 abitanti). Per valutarne l’efficacia in termini di capacità assistenziale occorre far riferimento sia ai “grandi numeri” (ovvero ai dati che descrivono la consistenza dell’offerta realizzata dai servizi) sia ad un’obiettiva comparazione fra ciò che accade in questa Regione e ciò che accade, invece, nelle altre. Presso il Ministero della salute si è costituito, da qualche anno un “osservatorio” che illustra, Regione per Regione, il livello di realizzazione dei “Livelli essenziali di assistenza” (LEA) previsti dalla normativa nazionale. L’osservatorio certifica che, per quanto riguarda le migliaia di prestazioni che attengono ai “servizi territoriali distrettuali”, l’Emilia-Romagna è la prima tra le 22 Regioni e Province autonome italiane avendone garantito il 100%”.

“A proposito, poi, dell’assenza delle prese in carico per la popolazione anziana affermata da Luca Pestelli – continua Fiumi – sempre l’osservatorio dichiara che la percentuale di ADI (assistenze domiciliari integrate) attivate in rapporto alla popolazione “target” (anziani >65 anni) pone la Regione Emilia-Romagna al 2°posto (dopo la provincia autonoma di Trento), generando una offerta che è quasi doppia rispetto a quella lombarda e di 15 volte superiore rispetto a quella calabrese”. “Infine – conclude Fiumi – devo ringraziare il candidato Pestelli per la proposta di valorizzare le ‘farmacie dei servizi’. Lo abbiamo sostenuto anche noi, da mesi, nei nostri programmi di lista, soprattutto con rifermento alle aree periferiche. Ce ne faremo carico con cocciuta solerzia”.