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Bonelli a Forlì: «Più rinnovabili per avere bollette meno care»

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Oggi venerdì 8 novembre Angelo Bonelli ha presentato un punto del programma di Alleanza Verdi e Sinistra al quale tiene molto, assieme alla capolista Sara Londrillo e al candidato più giovane Alessandro Tassinari. Nella giornata che vede a Forlì anche il Ministro Pichetto Fratin, che a Ecomondo ha promesso il rilancio dell’energia nucleare in Italia con un disegno di legge delega in prossima uscita e l’ipotesi di creare allo scopo un soggetto a sostegno pubblico, non potevano certamente mancare i riferimenti a questa storica battaglia dei Verdi.

Il Ministro continua a non fornire dettagli sugli impatti economici che graveranno sulla finanza pubblica per il ritorno al nucleare in Italia, né a rispondermi su chi pagherà i costi – ribadisce Bonelli –. Inoltre omette di sottolineare che i reattori SMR sono ancora solo prototipi e che gli Stati Uniti hanno abbandonato il progetto a causa dei costi eccessivi. Attualmente, il costo dell’energia nucleare in Europa supera i 120 €/MWh, il che significa che il governo intende aumentare i costi energetici a carico di famiglie e imprese”.

In realtà, anche omettendo i rischi e i costi, che sono ingentissimi, non abbiamo neppure il tempo. Per questo occorre investire le risorse per produrre almeno il +45% di energia da rinnovabili entro il 2030, come da obiettivo europeo. Questo permetterà una riduzione dei costi per i cittadini e per le imprese – ribadisce Sara Londrillo – perché anche con le tecnologie già disponibili i costi sarebbero inferiori all’uso delle fonti fossili. Noi proponiamo un radicale cambio di passo per le fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni rispetto all’ultima legislatura della Regione, serve una legge per il clima con l’obiettivo di riduzione emissioni -55% al 2030 e di neutralità climatica al 2050, un nuovo Piano Energia Regionale con obiettivi rinnovabili al 2030 di +45% sui consumi finali e +75% su elettricità. Entro la fine dell’anno la Regione è inoltre chiamata ad individuare con propria legge regionale le aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili. Non tutti i progetti hanno lo stesso impatto sul territorio, noi vogliamo favorire la copertura di tutti i condomini, i parcheggi, i capannoni, l’eolico offshore al largo delle nostre coste, l’agrivoltaico fatto bene, come quello recentemente inaugurato a Forlì”.

Stop a nuovi investimenti sul gas naturale: non ha senso autorizzare nuove infrastrutture su una tecnologia che promettiamo di dismettere. “Per contrastare l’incremento dei costi occorre anche aiutare le famiglie sugli interventi di risparmio ed efficienza. Sfruttando anche fondi della Banca Europea per gli Investimenti, la Regione deve lanciare un piano per portare a zero entro il 2035 i consumi netti di tutti gli edifici pubblici, dalle scuole, alle strutture ospedaliere – chiude Alessandro Tassinari -. Inoltre va promossa l’azione di sportelli energia in ogni provincia a sostegno della riqualificazione energetica degli immobili privati e della costituzione di comunità energetiche, favorendo l’accesso al credito e assicurando contributi per le fasce meno abbienti”.