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Pestelli: «Fibra ottica e banda ultra larga priorità per i piccoli Comuni»

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Il piano BUL è stato troppe volte ritardato e male eseguito, non possiamo più permetterci questi ritardi. La fibra ottica è fondamentale per dare una chance di sviluppo e crescita alle nostre aree montane e ai piccoli comuni che soffrono lo spopolamento. Dobbiamo agire subito per portarlo a termine il prima possibile. Nell’era digitale e dello smart working è impensabile che un giovane possa scegliere di vivere in contesti in cui, a volte, manca persino la linea telefonica”. Lo afferma Luca Pestelli, candidato alle elezioni regionali in Emilia-Romagna per Fratelli d’Italia, che a meno di un mese dalle urne annuncia che l’implementazione delle infrastrutture in fibra ottica e il completamento del Piano Banda Ultra Larga saranno tra le priorità del suo programma “per garantire un futuro più connesso, equo e sostenibile”.

La connessione veloce è cruciale per consentire alle persone di lavorare in smart working, alle imprese di rimanere competitive e alle famiglie di scegliere di vivere nelle nostre aree lontane dalle città senza essere penalizzate – sottolinea Pestelli -. Non si tratta solo di migliorare la qualità della vita, ma di preservare l’identità delle nostre comunità. Le infrastrutture digitali sono oggi una necessità, non un’opzione, e rappresentano un’opportunità irrinunciabile per contrastare lo spopolamento dei borghi e delle zone montane. L’obiettivo della Regione deve essere quello di connettere ogni comune dell’Emilia Romagna, senza lasciare nessuno indietro”.

Per questo motivo il completamento del piano BUL, che finora ha subito ripetuti ritardi, sarà per Pestelli una delle prime e principali battaglie da affrontare in Consiglio Regionale. Una battaglia da combattere promuovendo la diffusione della cultura digitale tra fasce sempre più ampie della popolazione. “Le tecnologie digitali offrono incredibili opportunità, ma dobbiamo fare in modo che tutti siano in grado di sfruttarle – prosegue l’esponente di FdI -. Dobbiamo avviare programmi di alfabetizzazione digitale rivolti sia ai giovani che alle fasce più adulte della popolazione, affinché internet e il web diventino strumenti di inclusione e non di esclusione. L’innovazione non deve creare nuove barriere: è necessario che accanto alla trasformazione digitale esistano soluzioni accessibili a tutti”.