statistiche siti
4live Logo 4live Logo

Leggilo in 3 minuti

La Regione esclude gli interventi sul Montone. Pompignoli: «È inaccettabile»

img of La Regione esclude gli interventi sul Montone. Pompignoli: «È inaccettabile»
Ultimo aggiornamento:

Dei 20 milioni stanziati dal governo per il ripristino delle infrastrutture nei territori interessati dal maltempo del 17-18 settembre, nemmeno un euro verrà destinato alla messa in sicurezza degli argini lungo il fiume Montone. “La Regione Emilia-Romagna, nel primo stralcio di interventi urgenti di protezione civile finanziati con risorse del Cdm e approvati con decreto della Presidente Irene Priolo, ha “dimenticato” di inserire alcune delle situazioni più fragili della provincia di Forlì-Cesena, come quella lungo il fiume Montone” dichiara il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, candidato di Fratelli d’Italia, che questa mattina ha incontrato il comitato di quartiere dei Romiti e numerosi residenti per fare il punto sulla ripartenza.

Siamo rimasti esterrefatti quando abbiamo saputo di questa decisione. Ci avevano garantito che avrebbero sistemato l’argine a livello della chiavica del Consorzio della Romagna “Fontana 2”. Ma la realtà è davanti agli occhi di tutti: lavori certamente non risolutivi o decisivi per garantire la sicurezza dei cittadini. Da oltre un anno viviamo nel terrore ad ogni temporale. È ora di finirla con i rimpalli di responsabilità e cominciare a lavorare sul serio. Non ci interessa il colore politico ma ringraziamo il consigliere Pompignoli che non ha mai abbassato la guardia sulla sicurezza del nostro territorio e del nostro quartiere. La Regione ha escluso Forlì e il fiume Montone, ma questo fiume è allo stato attuale un vero pericolo non solo per Forlì, ma per tutta la vallata coinvolta, già gravemente ferita” dichiara Stefano Valmori, coordinatore del comitato di quartiere Romiti.

I 20 milioni, sono stati così ripartiti: 14.500.000 euro per la programmazione di 3 interventi a Budrio, Traversara e Cotignola, 3.000.000 di euro a titolo di contributo per l’autonoma sistemazione, 900.000 euro per consentire la piena operatività e capacità di risposta nel contrasto all’emergenza; 1.410.000 euro per il riconoscimento degli oneri riferiti alle prestazioni di lavoro straordinario e 190.000 euro quale rimborso degli oneri derivanti dall’impiego del volontariato di protezione civile.

Senza nulla togliere agli altri territori alluvionati e alle popolazioni costrette a lasciare la propria abitazione, alle quali va la mia completa vicinanza – prosegue e conclude Pompignoli – era importante intervenire con risorse e mezzi straordinari anche nel nostro Comune, lungo gli argini del fiume Montone, che ha rotto per la seconda volta negli stessi punti. Lo abbiamo visto anche con la pioggia di giovedì scorso e l’allerta rossa per fragilità arginale. Non si può continuare a vivere in queste condizioni, in un perenne stato di angoscia e terrore. Una piccola parte di questi importanti fondi si sarebbe potuta investire in opere infrastrutturali più incisive, in cemento armato, tecnologicamente all’avanguardia, come si sta facendo in altre località della Romagna colpite dal maltempo. Invece ci ritroviamo nella stessa situazione di due settimane fa, con il Montone malato grave, rattoppato in più punti ma ancora estremamente fragile. Servono opere radicali, in grado di mettere in sicurezza definitivamente i nostri fiumi e tutelare le nostre famiglie”.