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Aeroporto Ridolfi. Pompignoli: «Sì a partnership con altri operatori, no a operazioni con Bologna»

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Il Ridolfi è un aeroporto e deve continuare a esserlo. Non vogliamo che diventi un campo di patate”. Non fa giri di parole il consigliere e candidato alle prossime elezioni regionali per FdI, Massimiliano Pompignoli, sulle indiscrezioni apparse sui giornali relative al futuro dell’aeroporto di Forlì.

Il Ridolfi è un’eccellenza da tutelare, uno scalo da mandare avanti e potenziare nell’interesse non solo di Forlì, ma di tutta la Romagna. In questo senso, è giusto mettersi al tavolo con gli altri operatori della Regione e le istituzioni del territorio e ragionare in un’ottica di concertazione e lavoro di squadra per decongestionare il traffico aereo sul Marconi, ma va evitato a tutti i costi che la società di gestione del Ridolfi venga fagocitata, assorbita e magari azzerata da Bologna. L’aeroporto di Forlì deve continuare a vivere e operare in piena autonomia, magari con il supporto di altri investitori (come si legge sui giornali), disposti a fare gioco di squadra, ma quello che non ci possiamo permettere è che qualche furbetto emiliano, strizzando l’occhio a Rimini, veda il nostro scalo come un futuro campo di patate, una facile preda di cui approfittare e disfarsi all’occorrenza”.

Quello a cui dobbiamo lavorare è un sistema aeroportuale integrato, dove si cresce e si collabora alla pari, e non un campo di battaglia in cui il più forte si mangia il più debole. Dietro al Ridolfi ci sono persone e imprenditori coraggiosi, che amano Forlì e la Romagna e che hanno investito risorse importanti per far ripartire un’infrastruttura strategica per l’economia locale e la formazione delle giovani generazioni. A loro, oltre a dire grazie, va garantito un riconoscimento per il lavoro svolto e la certezza che nel futuro del Ridolfi ci sia l’autosufficienza e l’indipendenza da ogni possibile ragionamento emiliano-centrico. Ciò a cui dobbiamo lavorare, dunque, è una partnership aeroportuale che valorizzi le potenzialità di Forlì, dal business della manutenzione al traffico passeggieri. Oltre a questo, lo scalo cittadino va difeso da chiunque non abbia a cuore il suo futuro e quello di tutta la Romagna” conclude Pompignoli.