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Presentazione del libro “Come nasce il sogno d’amore”

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Si terrà mercoledì 28 agosto, alle ore 18,00, nella sede di via Albicini 25 a Forlì, il secondo incontro della III edizione estiva de “L’Umana memoria”, promossa da UDI Forlì Archivio UDI Forlì-Cesena con il Patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità, di Anpi Forlì–Cesena e dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Come dedicati al tema della memoria attraverso le parole di diverse autrici. «Perché la memoria non è, come qualcuno crede, solo uno strumento per “fermare il tempo”. La memoria non è immobile ma dinamica, è il fil rouge fra il passato e il futuro. Una tessitura infinita fra quanto e già accaduto e quello che accadrà. Una straordinaria e potente facoltà che le donne da sempre hanno saputo utilizzare per trasmettere saperi, per inventare storie e per raccontare con meticolosa precisione quelle vere, proprie ed altrui. Così conservare la memoria è diventato sempre di più qualcosa che riguarda il futuro, che ci induce a riflettere e che, con lucida franchezza, abbiamo bisogno di riconsiderare e valorizzare. Perché nessun domani è riservato a chi non avrà saputo consapevolmente occuparsi di quanto è accaduto ieri».

Protagonista del pomeriggio sarà la presentazione del libro di Lea MelandriCome nasce il sogno d’amore” Fernandel Editore. Pubblicato per la prima volta nel 1988, “Come nasce il sogno d’amore” è considerato un testo fondamentale del pensiero femminista e non solo, tanto da essere indicato da Alberto Asor Rosa nel suo Un altro Novecento tra i quindici libri più significativi. Il sogno d’amore, il desiderio della fusione di due esseri in uno, o di appartenenza intima a un altro essere, per quanto destinato a incontrare continue delusioni, ricompare di generazione in generazione quasi immutato nel vissuto di uomini e donne. Se la sessualità è stata al centro del movimento delle donne degli anni Settanta, non si può dire lo stesso per l’amore, rimasto si potrebbe dire un tabù anche per il femminismo. Per parlare del bisogno d’amore, del suo prolungamento dall’infanzia alla vita amorosa adulta, del passaggio dall’estasi dell’innamoramento a una coniugalità fatta di buoni affetti e abitudini, ci vuole, come scrive Sibilla Aleramo – a cui sono dedicate le pagine centrali di questo libro – una «selvaggia nudità», il coraggio di portare «nella mischia» quello che è ancora considerato il «sentimentalismo o la miseria femminile». Il filo conduttore del libro è il tentativo di sottrarre il sogno d’amore alla storica svalutazione che ha subito, per vederlo invece come il fondamento della cultura alta, in quanto ricongiungimento di ciò che la civiltà ha separato e contrapposto: il maschile e il femminile, la natura e la cultura, il sentimento e la ragione, l’individuo e la società. Presenteranno l’incontro Mara Valdinosi ed Angelamaria Golfarelli. Ingresso libero, per informazioni 3489508631.