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Quella foto di Adone Zoli nella Collezione Franco Nanni

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La febbre del collezionismo non sopisce mai, cova sempre nel collezionista come brace sotto la cenere, pronta a riaccendersi nella fiamma febbrile della ricerca del pezzo raro, prezioso, magari già da tempo cercato. Ne sa qualcosa Franco Nanni di Predappio, oltre sessant’anni di collezionismo, in particolar modo quello della fotografia: dal 2007 la sua collezione storica fotografica, migliaia di stampe, anche con i rispettivi negativi, è stata giustamente e con avvedutezza dichiarata raccolta di interesse storico nazionale dal Ministero della cultura, allora nella responsabilità del ministro Francesco Rutelli.

Dunque, vasta e di grande valore documentario, la Collezione Franco Nanni di Predappio, certo uno dei più importanti patrimoni fotografici privati in Italia, costituisce un valido riferimento per numerosi studiosi, storici, italiani e stranieri, in quest’ultimo caso dagli Usa alla Francia, dall’Inghilterra alla Germania; sottovalutata e quasi trascurata, invece, a Predappio, paese natale del nostro stesso collezionista, ma si sa Nemo propheta in patria! Per questo, ancora di più, sono oggi lieto di aver scoperto e valorizzato nel mio trascorso lavoro di funzionario scientifico del Ministero della cultura proprio la raccolta Nanni, curandone la pratica istruttoria per l’importante riconoscimento, poi attribuitole.

La Collezione Franco Nanni continua ad arricchirsi sempre di nuovi pezzi, scatti fotografici, risultando, così, particolarmente ricca la documentazione di immagini, relative al Fascismo e al Ventennio; tuttavia, nel suo complesso la stessa raccolta non è affatto ne’ monotematica ne’ di limitato ambito cronologico. Cosa, quest’ultima, confermata pure dalla recente acquisizione di una foto di gruppo, in bianco e nero su carta lucida, dell’Agenzia Giornalistica Italia (AGI), al centro, in abito scuro e occhiali, il politico Adone Zoli (Cesena, 1887–Roma, 1960) con origini familiari predappiesi a Villa Salta.

Avvocato, uomo di forte impronta cattolica, antifascista e partigiano, un lungo impegno politico, prima nel Partito Popolare di Sturzo, poi nella Democrazia Cristiana, Adone Zoli, predappiese di adozione, è stato parlamentare di lungo corso, tre volte ministro in diversi dicasteri, infine Presidente del Consiglio dei Ministri: a lui si deve, fra l’altro, proprio durante il suo incarico di Capo del governo (20 mag. ‘57–2 lug. ‘58), l’approvazione per la tumulazione nel cimitero di Predappio della salma di Benito Mussolini, avvenuta appunto il 30 agosto 1957, su richiesta del Movimento Sociale Italiano (MSI), oltre che per accorato interessamento del noto esponente socialista Pietro Nenni, amico in gioventù del Duce, e del predappiese Pietro Baccannelli, cugino dello stesso Adone e già Podestà dal 1927 al 1943.

La foto, qui riprodotta col consenso del collezionista, risale ad una visita privata di Adone Zoli a Predappio dai suoi parenti nel 1956, mentre ricopre la carica di ministro del bilancio: nella piazza di Predappio Alta, circondato da numerosi cittadini, il politico appare nella bonarietà gioviale che lo caratterizzava. Di questa occasione esiste una foto, sempre di gruppo, ma più ristretto che vede Zoli assieme ai soli suoi parenti, dunque quella qui allegata testimonia, conferma la simpatia e la vicinanza dei predappiesi a Zoli, sempre adoperatosi per molte necessità, anche personali, del paese.

Interessante rilevare, un po’ discosto e alla destra del nostro Zoli, la figura dell’allora trentenne don Elvezio Pagliacci (S. Maria Nuova di Bertinoro, 1926–Cesena, 2019), ordinato sacerdote nel 1950 e in quel momento parroco di Predappio Alta, dopo un iniziale sacerdozio nel territorio di Civitella di Romagna. Nella foto appare il frontale della berlina Alfa Romeo Millenove, di proprietà dello stesso Zoli, del quale era nota la contrarietà all’utilizzo di benefit, vantaggi personali, pur se previsti per il suo ruolo. Politico romagnolo d’altri tempi!

Questa foto di gruppo con Adone Zoli, in fondo, documenta e avvalora il ritratto che dello stesso ha fatto Vittorio Emiliani nel suo Romagnoli & Romagnolacci del 2014 per le Edizioni Minerva di Bologna: “passare più tempo nel podere di Salta e nella propria dimora di Predappio Alta, chiacchierando e scherzando con gli amici, non senza una pomeridiana partitella a carte”. Tutto questo nella foto di Adone Zoli, ora nella Collezione Storica Franco Nanni.

Franco D’Emilio